Intervista a Damiano Cavaglieri neo coordinatore trial nazionale

Intervista a Damiano Cavaglieri neo coordinatore trial nazionale

5 Gennaio 2021 0 Di infotrial2020

Nel mese di Dicembre oltre alle elezioni per designare nuovo presidente FMI ed i componenti del consiglio federale, il trial italiano ha visto anche la nomina del coordinatore trial, figura che nell’ultimo triennio è stata ricoperta da Francesco Lunardini.

Damiano Cavaglieri Monzese classe 1972, dal 2013presidente del Motoclub Monza,è il nuovo coordinatore trial dallo scorso 11 Dicembre.

Lo abbiamo intervistato telefonicamente per una chiacchierata – intervista.

Ciao Damiano molti ti conoscono per il tuo passato da presidente del Motoclub Monza, trialista praticante ed assistente dei piloti in zona, ma da dove nasce questa passione per il motociclismo ed il trial?

“Mio nonno mi ha trasmesso la passione per le due ruote ed il trial quando ero giovanissimo.

Ho iniziato praticando il trial, poi negli anni sono stato attirato dalla velocità e dal fuoristrada a tutto gas, una caratteristica di questa zona dov’è situato l’autodromo di Monza, il tempio della velocità.

In età adulta sono poi ritornato piacevolmente a praticare quello che è stata la mia prima passione, il trial.

Se tutto quello che è velocità rappresenta un’attrazione, il trial invece mi ha portato a partecipare alle gare.

Nel trial ho corso nel Campionato Regionale Lombardia e per un paio d’anni all’Italiano nella categoria TR4, poi ho preferito dare una mano agli altri facendo il  seguidores.”

2017 Italiano Giaveno (in prima fila il secondo da destra)

Quali piloti hai seguito?

“Manuel Copetti, Luca Corvi, Marco Gauttiero, Michele Ruga e Martina Balducchi.

Con Martina ho fatto il percorso più completo, partecipando e vincendo il campionato italiano femminile, oltre alla bellissima esperienza al Trial delle Nazioni e nel Mondiale “

Raccogli il testimone da Francesco Lunardini in un periodo dove il COVID ha modificato profondamente la vita delle persone.

Quali i progetti che tu ed il comitato trial avete in mente di attuare per valorizzare il trial?

“Stiamo lavorando intensamente in questo periodo.

A breve con la pubblicazione del calendario verranno anche comunicate le novità e le iniziative per valorizzare questo bellissimo sport.”

Il 2020 ha visto l’introduzione di due formula di gara, soluzioni studiate dagli incontri tra FMI, le Case Costruttrici-importatori ed i Motoclub.

Nel 2021 proseguirà questo progetto?

“Certo! Un progetto che avevo appoggiato anche come Motoclub Monza.“

Campionato Italiano indoor, un torneo che nel 2020 non si è svolto, nel 2021 come pensate di organizzare il torneo?

“Ti posso anticipare che l’indoor fa parte dei campionati inseriti nella lista delle manifestazioni 2021.

Abbiamo ricevuto numerose richieste da parte dei Motoclub organizzatori e lavoriamo in collaborazione con loro per poter svolgere questi eventi, ponendo particolare attenzione ai rischi legati al Covid.”

Le mulatrial segnano partecipazioni record, molti concessionari segnalano che il mercato usato si sta muovendo, in alcune realtà si è assistito ad un aumento di praticanti, quali iniziative attuerete per valorizzare l’attività territoriale e la parte agonistica?

“Anche questi punti fanno parte di quelli toccati dai lavori del Comitato trial, anche su questo fronte ci saranno importanti novità.“

Con il Motoclub Monza avete riportato il trial all’interno di una location affascinante, il Parco di Monza e l’autodromo, altri club hanno organizzato eventi in location dove il pubblico può seguire facilmente lo spettacolo che il trial offre.

Covid permettendo rivedremo gare in luoghi dove il grande pubblico può seguire comodamente i piloti?

“A breve e medio termine sì!

Sono fortemente convinto che il trial abbia bisogno di simili eventi.

Il trial è nato in montagna e ci sono location bellissime, ma è giusto avvicinarsi anche al grande pubblico; il purista non apprezzerà del tutto queste gare, ma c’è anche chi preferisce seguire gare comode che può vedere anche la famiglia al seguito.

Dobbiamo sfruttare tutte le possibilità che abbiamo per valorizzare il trial e come per il discorso dei due format di gara, è importante percorrere e provare nuove soluzioni.“

Due Giorni della Brianza, una gara mitica che svolgendosi nei primi mesi dell’anno ricalca situazioni estreme quali freddo, pioggia e neve che caratterizzano la prova a cui si ispira, la Scottish Six Days Trials, nel 2021 la vedremo nuovamente?

“Il Motoclub Monza sta lavorando in collaborazione con i comuni per riportarla alle sue origini.

Questo significa un trasferimento più esteso, spazi più ampi tra i vari gruppi di zone come nel progetto originale ideato da Giulio Mauri.

E la Brianza essendo una gara a se adotterà il regolamento no stop che contraddistingue le grandi classiche.

Posso anticipare che la DGDB sarà spostata più avanti nei mesi, una soluzione che è scaturita dopo un difficile 2020, dove questa manifestazione è stata annullata per il COVID e la prova del regionale ha subito ben tre cambi di data per la pandemia ed il maltempo, sorte che è toccata anche per altre manifestazioni!“

Trial e nuove leve, quali progetti per valorizzare i campioni ed i piloti del domani?

“Anche l’attività giovanile verrà valorizzata, a breve ufficializzeremo le soluzioni che risponderanno anche a questa domanda.“

Termina qui questa breve intervista nella quale abbiamo conosciuto il nuovo coordinatore trial ed alcune anticipazioni del trial targato 2021.