Test Trrs One R 2021 Factory Italia

Test Trrs One R 2021 Factory Italia

18 Gennaio 2021 0 Di infotrial2020

Il motociclista ama curare e personalizzare la sua moto, darle quel tocco che la rende speciale.

Ogni casa presenta particolari aftermarket da montare sulle moto a catalogo, la Trrs non è da meno e l’importatore per l’Italia AX Moto ha studiato una serie di soluzioni che danno quel tocco di racing in più al modello One R, nasce così la TRRS One R 2021 FACTORY ITALIA.

Presentata come model year 2020, la TRRS ONE R eredita molti particolari e soluzioni adottate sulle versioni RR e GOLD.

La nuova cassa filtro garantisce maggior flusso d’aria, una migliore protezione per il filtro con un deflettore nella parte superiore e supporti irrobustiti.

L’impianto elettrico è stato rivisto ed adotta un nuovo regolatore di corrente per permettere al propulsore di lavorare a temperatura costante.

Il gruppo frizione ha tolleranze e planarità riviste per migliorare il funzionamento e ridurre la rumorosità meccanica, nuova la forcella Tech con canne in alluminio e marchio impresso al laser.

A completare il pacchetto delle novità della TRRS ONE R 2021 il silenziatore con fondello finale in plastica, ispezionabile per le operazioni di manutenzione, con attacchi rivisti e ora dotato di quattro viti di fissaggio al posto delle tre dei modelli precedenti.

Le moto catalane sono proposte sia con avviamento tradizionale che con l’avviamento elettrico+pedale in tre cilindrate: 250, 280 e 300 cc, a queste si aggiunge la versione 125 rivolto alle giovani leve con il solo avviamento a pedale.

Facilmente riconoscibile la versione R per via del telaio in alluminio lasciato senza verniciatura, protetto lateralmente in zona pedane da cover in plastica.

La versione in prova è stata impreziosita aggiungendo:

Le piastre forcella ricavate dal pieno della RR anodizzate nere, tubi di raffreddamento in silicone rosso con marchio TRRS, coperchio testa colorato rosso, corona e spegnimento a bracciale norma FIM della S3, protezione in carbonio per l’avantubo di scarico ed infine la pompa frizione Braktec “piccola” e contaore.

Soluzioni classiche per ciò che riguarda il posizionamento del serbatoio da 2,5 litri nella parte anteriore e cassa filtro in zona sella, fissati al telaio in alluminio adottato da TRRS fin dal modello 2016 e rivisto a livello di rigidezze a partire dalla versione GOLD 2019.

Base bianca per le plastiche con un caratteristico parafango rialzato, stickers a base nera che presentano una grafica asimmetrica che sul lato sinistro lasciano più spazio al rosso, mentre a destra vedono prevalere il bianco, cui si aggiungono particolari gialli.

Foderi color oro, canne in alluminio con riporto nero e logo Tech impresso a laser, sono stati scelti per questo modello, identica la scelta cromatica per i cerchi adesivati con brand ONE R.

Il telaio in alluminio avvolge il serbatoio leggermente rialzato nella parte centrale e fissato con tre viti (le due posteriori montate su silent block, mentre l’anteriore su un supporto dotato di rondella antivibrazione) che è collegato ad un forcellone in alluminio anodizzato nero, con un rinforzo coperto da adesivi con gli sponsor che, contribuiscono a dare un look racing al mezzo, collegato il leveraggio progressivo che in parte avvolge l’ammortizzatore posteriore.

Nessuna variazione riguarda le misure vitali dei propulsori trial da ormai un ventennio, la corsa è fissata a 60 mm e l’alesaggio varia in base alla cilindrata (79mm per la 300cc, 76 la versione 280 e 72,5 per la 250), valori tipici dei mezzi made in Spain così come la frizione a diaframma a tre dischi.

Prodotti da Hidria la centralina a doppia mappatura selezionabile attraverso un pulsante posto dietro il fanale anteriore e l’accensione a doppia scintilla.

Passando ad un’analisi più tecnica la TRRS ONE R adotta il comando gas Domino a corsa rapida, manubrio senza traversino della Neken, impianto di scarico smontabile per sostituire il materiale fonoassorbente, carburatore Keihin PWK da 28 mm, che respira attraverso la cassa filtro con elemento in spugna ispezionabile, attraverso un comodo sportello dotato di una vite a brugola.

Cerchi Morad con il posteriore dotato di costa di rinforzo sul quale sono fissati i raggi, utile ad eliminare il problema della perdita di pressione del pneumatico, coperture Dunlop D 803 GP, forcella Tech con canne in alluminio e trattamento superficiale duro di colore nero da 39mm che lavora in simbiosi con l’ammortizzatore Reiger a due regolazioni.

Pedane arretrate pressofuse in alluminio S3 Rock montate su supporti fissati telaio con due viti, pulsante di spegnimento posto sul manubrio, sostituito in questa versione speciale da quello a bracciale, interruttore per l’accensione delle luci ubicato dietro la mascherina portafaro, con a fianco l’interruttore per selezionare le due mappature.

Gli impianti idraulici sono Braktec con pompe dotate di braccialetto ad una sola vite, per permettere di guadagnare secondi quando si sostituisce il manubrio in gara.

All’anteriore le pastiglie sono tenute in posizione da incavi ricavati nella pinza a quattro pistoncini monoblocco, collegata alla pompa da un tubo in treccia metallica.

Posteriormente protetta dal forcellone, agisce una pinza a due pistoncini e pompa con serbatoio separato.

Dischi serrati da pastiglie Galfer della serie rosse.

Il TPV Sport, campo trial di Castellinaldo (Cn) è stato il teatro della nostra prova in una giornata fredda ma soleggiata di Gennaio, che ha permesso di testare la TRRS One R 2021 FACTORY ITALIA con un mix di terreno viscido ed in parte ghiacciato alternato a pietre.

Una decisa scalciata alla leva d’avviamento, posta nella parte destra ed il propulsore della TRRS One R inizia a far sentire la sua voce che, presenta un sound di scarico pieno ma ampiamente dentro i limiti.

Avvertibile la drastica riduzione del rumore prodotto dalla frizione quando si è in folle, merito degli interventi dei tecnici catalani su questo componente.

Sensazioni di leggerezza e stabilità vengono trasmesse al pilota dalla TRRS fin dai primi metri, i 66 kg della R sono facilmente avvertibili.

Ormai conosciute le sensazioni di essere alla guida di una moto comoda (un mix tra la Gas Gas ed una Montesa), dove le pareti verticali della cassa filtro permettono di sentire la moto, lo spostamento dei pesi non porta a pericolose verticali e al termine delle manovre la TRRS trasmette un’incredibile stabilità.

La nuova cassa filtro si fa sentire, un miglioramento dei flussi (l’aria che viene aspirata da una bocchetta rivista nelle forme e dimensioni, ha una paratia che la canalizza) hanno aumentato in particolare la schiena del motore e il sound è più cupo e pieno.

Con la mappatura soft si ritrovano quelle caratteristiche tipiche delle unità spagnole, erogazione lineare senza picchi di potenza che permette di aiutare il pilota anche quando si è stanchi o l’aderenza non è ottimale.

Il propulsore si distende con maggior linearità, ma quando si ruota il gas con decisione mostra il carattere di una moto pronto gara.

Il miglior modo per avvertire la differenza tra le due mappature è quella di riaffrontare gli stessi passaggi con la mappatura hard.

A moto spenta spostando l’interruttore, posto dietro il fanale antriore, verso l’icona del “sole” la TRRS diventa più esuberante fin dal primo colpo di gas e la leggerezza viene messa ancora più in risalto!

Le due mappature presentano differenze facilmente avvertibili, il motore con la hard prende i giri più velocemente, cresce l’allungo, la potenza e con la prima marcia permette di affrontare molti passaggi.

Anche quando si è sottocoppia stuzzicando il comando gas il propulsore guadagna giri velocemente e grazie all’allungo notevole, si possono affrontare la maggior parte degli ostacoli.

La seconda è da utilizzare nelle partenze in condizioni di scarsa aderenza,  nei passaggi più impegnativi ed è il rapporto ideale quando si superano anche salite impegnative.

Nelle risalite lunghe e ripide la terza permette al motore di distendersi in maniera lineare senza innescare pericolose verticali, inoltre permette anche cambi di pendenza durante la risalita verso la sommità.

Come spesso accade con la soft la carburazione appare più corposa senza però essere grassa, in configurazione “hard” risulta perfetta, in entrambi i casi la fumosità allo scarico è inesistente.

Con l’introduzione del modello R, TRRS ha lanciato sul mercato un modello che condivide molti particolari con la RR anche se esteticamente riprende la One, modello che in Italia viene importata solo su richiesta.

La facilità di conduzione e l’erogazione lineare, verranno apprezzate dai neofiti e dai piloti, basta un filo di gas per percorrere le curve certi di non perdere trazione sul posteriore.

Con la hard negli ostacoli in sequenza di piccole e medie dimensioni e nei passaggi guidati, la prima permette di togliersi delle grandi soddisfazioni, mentre la seconda è il rapporto per gli ostacoli che richiedono partenze da fermo, stacchi e pietre di notevoli dimensioni.

In entrambi i casi la 300 permette di riprendere velocemente forza senza l’ausilio della frizione.

Ridotte emissioni acustiche e nessuna trasmissione del calore allo stivale del pilota, caratterizzano l’impianto della Trrs R.

Ulteriori affinamenti alla frizione a diaframma S3 oggetto di interventi che hanno permesso anche di ridurre notevolmente la rumorosità, in particolare quando si è in folle.

La versione One R 2020 Factory Italia adotta la pompa piccola Braktec AJP, un componente che i piloti prediligono per lo stacco ancora più preciso.

La “pompa piccola” come viene comunemente chiamata, richiede un carico alla leva superiore a quella utilizzata di serie, nonostante questo non affatica l’indice anche dopo diverse ore di utilizzo.

La frizione quando viene stressata e messa alla frusta all’interno della zona mantiene inalterate le sue caratteristiche non mostrando segni di trascinamento ne tantomeno slittamento.

Il nuovo telaio a doppio trave forgiato in alluminio, presenta la rigidità utile quando si affrontano ostacoli importanti, ma nel guidato sembra trasformarsi in uno prodotto in acciaio vista la capacità di assecondare i comandi del pilota.

La ciclistica trasmette al pilota sensazioni sincere e perdona eventuali errori nella conduzione, nelle curve con entrambe le ruote a terra ed in quelle aeree, così come nei gradini e negli ostacoli in sequenza.
Il pilota può muoversi in libertà sulla moto sentendo in maniera sincera i comandi impartiti al mezzo.
Eseguendo manovre aeree da fermo la leggerezza e stabilità stuzzicano il pilota ad adottare una guida spettacolare e se si vogliono affrontare passaggi dov’è necessario staccare con entrambe le ruote, permette di arrivare in cima facilmente.

Molto simile alla versione 2020 il setting della TRRS R; mantiene quel carattere sostenuto senza però risultare rigido.
La scorrevolezza della nuova forcella (la moto era nuova) dopo nemmeno un’ ora di utilizzo è già notevole ed il mono molto sensibile.

La nuova Tech rimane più compressa e reattiva, soluzione che ci ha permesso di apprezzare il comportamento nel fine corsa, frangente nel quale si può apprezzare una sorta di “cuscinetto” che smorza anche gli atterraggi più duri.

Al retrotreno troviamo la sospensione Reiger a due regolazioni, con tarature sviluppate insieme ai tecnici di TRRS.
Il mono scelto per la R è molto sensibile e presenta un’ottima reattività, che trasmette feeling di guida soprattutto nei passaggi con pietre mosse.

Il setting posteriore è ben accordato con il funzionamento della sospensione anteriore, aiutando nella conduzione con entrambe le ruote a terra, senza però andare a variare la facilità di conduzione a ruota alta.
Affidandosi al lavoro delle sospensioni negli ostacoli in sequenza, le asperità vengono assorbite senza reazioni anomale e si raggiunge facilmente la sommità.

Anche il capitolo freni nella prima ora di funzionamento ha risentito della necessità di rodaggio.

In particolare quando i dischi nuovi sono bagnati producono rumori fastidiosi, emissioni sonore che dopo il necessario rodaggio sono spariti e sono emerse quelle qualità di modulabilità e precisione, pregi degli impianti Braktec.

Risultano costanti nel funzionamento garantendo un ottima potenza frenante, anche quando si incontra acqua e fango.

La pinza freno adottata sulla R è la versione monoblocco della Braktec, con il materiale d’attrito posizionato nella pinza in una apposita sede senza viti.

L’unità spagnola garantisce una frenata potente se stimolata con forza ed una buona modulabilità in ogni condizione di utilizzo.

Al posteriore sempre un impianto del produttore spagnolo che rispecchia come funzionamento l’impianto anteriore.

Conclusioni.

La nuova TRRS 300 R 2021 resta quella moto facile e leggera che già avevamo riscontrato nelle precedenti versioni.

In questa edizione speciale FACTORY ITALIA guadagna a livello di grinta con l’adozione delle special parts, avvicinandosi molto alla più estrema RR.

Un mezzo adatto sia al neofita che al pilota da pettorale, poi per chi desidera un mezzo più tranquillo può optare per la 250 e la 280cc.

Interessanti ed utili le protezioni in materiale plastico del telaio che preservano un’area dove lo stivale consuma adesivi o lucida questa zona, funzionale anche la soluzione del parafango posteriore corto (stile gas gas) fissato in tre punti che, sostituendo due inserti in plastica con fascette dello stesso materiale, rende questo particolare molto più resistente in caso di caduta.

Su questa versione FACTORY ITALIA della TRRS One R troviamo sia lo spegnimento a bracciale che la corona a norma FIM, due soluzioni obbligatorie che ormai tutti i trialisti adottano sulla moto, assenti sulla versione R.

Consigliamo poi la protezione dell’avantubo di scarico, una soluzione che evita accidentali contatti che possono rovinare i pantaloni.

Conferme arrivano dal pneumatico Dunlop posteriore, copertura che in condizioni di terreno fangoso esprimono al meglio le sue performanche.

Per chi è abituato alle coperture Michelin, richiede un minimo di adattamento per via di rigidezze differenti.

Come sempre segnaliamo l’assenza di una protezione in gomma più lunga che proteggerebbe dall’acqua e fango l’ammortizzatore posteriore.

Sempre più grintosa la nuova scelta cromatica, che ogni stagione perde un pò di quel giallo tipico di Trrs, un segno distintivo delle moto catalane, soprattutto nelle prime versioni.

Oltre ai particolari presentati in questa prova, la One R e tutta la gamma TRRS può essere ulteriormente personalizzata attingendo dal catalogo proposto dalla AX Moto, importatore italiano delle moto catalane.

AXMOTO, importatore TRRS per l’Italia propone per il 2021 quattro cilindrate per le versioni R, RR e X Track, tre invece per la GOLD.

La One R è proposta a 7780 euro (7730 per la 125), mentre è in fase di definizione il prezzo di questa special edition.

Tutti i prezzi sono franco importatore, spese di spedizione ed immatricolazione escluse.

GUARDA IL VIDEO DELLA PROVA

DI SEGUITO TROVERETE COME SEMPRE LA SCHEDA TECNICA E PREZIOSI APPUNTI PER LA MANUTENZIONE


Si ringrazia  nella persona di Alex Favro

S3 per l’abbigliamento importata in italia da FG Distribution

Mots per il casco importata in italia da TRS ITALIA – AX MOTO

MY TRIAL per gli stivali Alpinestars Tech T

T.P.V. SPORT nelle persone di Carla Tonelli e Osvaldo Scremin per aver messo a disposizione il Campo Trial di Castellinaldo

SCHEDA TECNICA TRRS One R FACTORY ITALIA 300 cc 2021

MOTORE Monocilindrico 2T

CILINDRATA 300 cc

SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido

ALESAGGIO e CORSA MOTORE 79 x 60 mm

ALIMENTAZIONE Carburatore KEIHIN PWK 28

ACCENSIONE elettronica digitale Hidria a doppia scintilla con due mappature selezionabili

AVVIAMENTO A pedale ed elettrico

CANDELA NGK-R BPMR6A

FRIZIONE A comando idraulico in bagno d’olio

CAMBIO 5 marce

LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico

OLIO CAMBIO 350 cc

TELAIO Doppio trave in alluminio forgiato

SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Tech 39 mm con canne in alluminio regolabile in compressione ed estensione corsa 175 mm

SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore progressivo regolabile in compressione, estensione e precarico molla reiger 168 mm

FRENO ANTERIORE Disco 185 mm flottante, pinza monoblocco a 4 pistoncini

FRENO POSTERIORE Disco 150 mm, pinza de 2 pistoncini

RUOTA ANTERIORE  Dunlop D 803 GP 2.75 R 21

RUOTA POSTERIORE Dunlop D 803 GP
4.00 18 tubeless

LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato

TRS ONE R 2020 Dimensioni

LUNGHEZZA 2.015 mm

LARGHEZZA 830 mm

ALTEZZA 1.125 mm

INTERASSE 1.125 mm

ALTEZZA SELLA 640 mm

CAPACITA’ SERBATOIO 2,5 l

PESO

67,5 kg a secco

TRRS ONE R 300 FACTORY ITALIA 2021 Tarature e info test

Temperatura 3 °C con nuvole e sole

Pressione pneumatici Dunlop Anteriore 0,45 bar , Posteriore 0,35  

TARATURE SOSPENSIONI

Forcella (Tech 39 mm) sfilata alla seconda tacca dalla piastra superiore

Estensione Registro chiuso 4 giri

Compressione Avvitare di 6 click

Ammortizzatore posteriore Reiger

Registro freno idraulico aperto di 18 clik da registro tutto chiuso

Precarico molla standard 9 mm

Molla K 7


TARATURE CARBURATORE

Keihin PWK 28  

Getto minimo 48

Getto massimo 125

Valvola gas 35


Spillo JJH 4° Tacca

Valvola 35

Vite aria aperta 1 giro