La nascita del biketrial.Com’è nata questa affascinante disciplina.

La nascita del biketrial.Com’è nata questa affascinante disciplina.

14 Settembre 2023 0 Di infotrial2020

Tra i protagonisti degli anni ’80 vi è sicuramente Andreu Codina.

Il catalano è stato uno degli artefici del primo successo nel Trial delle Nazioni della compagine Spagnola che riuscì ad imporsi per la prima volta nel 1989.

Immagine per gentile concessione Todotrial

Ma Codina iniziò la sua carriera all’inizio degli anni ’80 quando creò una disciplina, quella del Trialsin o Biketrial come viene oggi chiamata.

Inoltre, insieme a Marc Tessier (nel 1998) ha ridato vita al marchio Bultaco, brand che dopo un anno è stato ribattezzato Sherco.

Quello che state leggendo è un’intervista nata durante la settimana della SSDT organizzata da Valerio Pastorino.

Articolo speciale su motocross dei primi anni’80

Andreu sei stato un campione nel trial, ma sei anche l’inventore di una disciplina quella del Trialsin oggi chiamato Bike Trial.

Com’è nata questa idea?

“Il BMT è nato perché essendo della zona dove si svolgeva la Tres Dies de Cingles non avevamo la possibilità di avere una moto e così con un gruppo di amici abbiamo iniziato ad organizzare delle gare in bici tutti i sabati.

E quando hanno aperto un negozio a San Feliu de Codines, che si chiama Figueras, il proprietario ci ha preparato delle biciclette con modifiche per affrontare gli ostacoli.

Poi in seguito è arrivata la Montesa con le sue biciclette che erano mezzi molto più professionali.”

Qual’era la base dalla quale partivate per costruire le bici?

“Partivamo dalla BH da strada sul quale montavamo il cambio, la doppia corona posteriore, la forcella diventava a doppia piastra, si rinforzava il telaio montando un tubo che collegava il canotto di sterzo con il supporto sella, il manubrio della Montesa Cota 348, le leve Amal della Montesa e le gomme Pirelli erano quelle adottate sulla Montesa Cota 25.

Ma un giorno passasti alla moto.

“Nel 1983 la Montesa mi offrì la possibilità per correre nel campionato spagnolo e nel mondiale fare da assistente a Toni Gorgot.

Dopo quell’esperienza ho iniziato a corre da pilota partecipando a numerose edizioni del mondiale.”

Il miglior risultato?

“La vittoria al Trial della Nazioni con la Spagna (il primo titolo a squadre della compagine iberica n.d.a), poi ho terminato diverse volte nei migliori dieci.”

Nell’indoor invece?

“Li riuscivo a battere anche i migliori!”

Ed infatti vinse nel 1985 l’indoor Solo Moto di Barcellona.

E nel 1992 appendesti il casco al chiodo.

“In quell’anno Gas Gas mi offrì la possibilità di diventare il capo del settore commerciale.

In quel periodo avevo già aperto una ditta di distribuzione di ricambi, la Top Fun, che ancora oggi è attiva e, così, ho deciso di smettere.

Non sono il tipo che guarda indietro, questo non significa che non mi piaccia ricordare ciò che ho fatto, ma guardo con attenzione al presente ed al futuro.

Ciò che mi stimola è ciò che voglio fare.”

E pratichi ancora il trial?

“Si mi diverto ancora con la moto, esco un paio di volte la settimana per fare un po’ di zone.

Mi piace molto andare con la bici da enduro, che utilizzo molto spesso, e mi piacciono le bici Gravel.”

Con quale moto?

“Ho oltre 30 moto ma mi piace girare con la moto moderna.”

La o le moto che ti sono rimaste nel cuore?

“La Gas Gas Halley!

Era la prima moto con ammissione lamellare, aveva un gran motore, non era molto performante a livello di sospensioni ma era molto facile da guidare e fantastica sul bagnato.”

Ricordi del mondiale?

“Gli amici con cui correvo nel mondiale.

Diego Bosis che ci ha lasciato troppo presto, Renato Chiaberto, Amos Bilbao, Jordi Tarres.

Tutti piloti con i quali abbiamo fatto delle grandi feste.”

Un salto nel passato che prossimamente vedrà nuovi protagonisti ed altre uscite su www.infotrial.it.

IL VIDEO DELLA PRIMA ESIBIZIONE DI CODINA IN ITALIA (Canonica Lambro 1983)