Nasce il museo del trial

Nasce il museo del trial

19 Febbraio 2024 2 Di infotrial2020

Un amore nato durante le vacanze estive e che, dopo quasi cinquant’anni, non si è affievolita.

La passione per il trial di Alessandro Merlo è nata a Campo Smith (Bardonecchia) quando rimase ammaliato da quei motociclisti che, in piedi sulle pedane, saltavano dei tronchi.

“Mi ricordo perfettamente la Ossa Mar bianca con la striscia verde sul serbatoio, la Bultaco Sherpa e la Montesa Cota.

Ho sempre guardato con grande ammirazione e curiosità le modifiche che venivano fatte per correre alla Scottish Six Days Trials, gara che mi affascina e che mi ha portato ad acquistare diversi titoli che trattano questa gara, tra i quali il Castrol Book of the Scottish Six Days Trial.”

Alessandro descrive così com’è nata la sua passione per il trial e che, nel 2014, lo ha portato ad iniziare a praticare il nostro sport con un obbiettivo ben chiaro…correre la Scottish Six Days 2016.

Un progetto che ha realizzato per ben 5 volte, infatti, dopo il 2016 ha preso parte a tutte le edizioni ad esclusione di quella del 2017.

Ed entrando in quello che sta diventando il museo del trial dell’appassionato genovese che si possono vedere i cinque quadretti sui quali sono fissati parafanghi e tabelle delle sue SSDT.

Beta, Montesa, Fantic, Ossa, Garelli, Aprilia, SWM, Armstrong, Italjet, Bultaco sono esposte nel museo dove alle pareti sono appesi poster, maglie, tute e pantaloni gara di piloti di ieri ed oggi.

Un’ampia area è dedicata a Fabio Lenzi che ha voluto consegnare quasi 200 premi all’amico Alessandro Merlo, oltre a cimeli della sua lunga e vittoriosa carriera.

Non mancano poi pezzi unici ed in questo servizio vi mostriamo le prime immagini di un progetto che è work in progress.

GALLERIA FOTOGRAFICA